L’Italia è tra i Paesi più colpiti al mondo da malware e ransomware

Trend Micro presenta il report annuale delle minacce. Il nostro Paese è secondo in Europa per attacchi ransomware subiti, mentre su scala mondiale è settimo per malware e quarto per macromalware

Milano, 14 aprile 2020 – I malware e i ransomware continuano a flagellare l’Italia, che nel 2019 risulta il secondo Paese più colpito in Europa dai ransomware. Nelle classifiche mondiali invece, l’Italia è settima per attacchi malware subiti e quarta per macromalware. I dati emergono da “The Sprawling Reach of Complex Threats” il report di Trend Micro Research sulle minacce informatiche che hanno colpito l’anno passato.

Mondo: tornano a crescere gli attacchi ransomware

In tutto il mondo tornano a crescere i ransomware, che in Italia non si erano mai fermati. Nel 2018 il nostro Paese era infatti primo per attacchi in Europa. A livello generale Trend Micro ha rilevato nel 2019 un aumento del 10% di questo genere di attacco, nonostante una decrescita delle nuove famiglie del 57%, bloccando un totale di oltre 61 milioni di ransomware. Il settore più colpito rimane quello della sanità, con oltre 700 organizzazioni attaccate in tutto il mondo. Un altro trend che si mantiene in costante crescita è quello delle vulnerabilità, nel 2019 la Zero Day Initiative Trend Micro ha scoperto il 171% di vulnerabilità critiche in più rispetto all’anno precedente. Per proteggersi dalle moderne minacce, Trend Micro raccomanda una strategia di connected threat defense che metta al sicuro i gateway, le reti, i server e gli endpoint.

Italia: cosa è successo nel 2019


In tutto il mondo, Trend Micro ha bloccato nel 2019 un totale di 52 miliardi di minacce (52.265.509.014).